LA TUA GUIDA AL MONDO DEGLI EFFETTI CINEMATOGRAFICI E TELEVISIVI
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DENNIS
MUREN
di The Dreaming Man (Redazione)
A SINISTRA HENSON UNA SCENA DI EQUINOX /// A DESTRA IL POSTER DEL FILM
Equinox è stato realizzato con diversi effetti tra cui, anche, l’uso della prospettiva forzata che permette a un personaggio o un oggetto di apparire più grande o più piccolo di quanto non sia in realtà.
Dennis ha scritto e diretto il film, ma il suo coinvolgimento maggiore è stato ovviamente nella realizzazione degli effetti, suo maggior campo d’interesse. Questa sua passione lo porta così sempre di più a sperimentare delle nuove tecniche fino a quando non verrà coinvolto in piccoli lavori part-time in televisione in cui si occuperà degli aspetti tecnici della loro realizzazione.
Dopo il diploma, Muren decide che il campo degli effetti speciali è quello sul quale vorrà trovare lavoro, ma non è semplice e così collezionerà solo delle collaborazioni saltuarie, soprattutto con la Cascade Pictures, una società che lavora nel campo della pubblicità televisiva. Quel periodo lavorativo è però per lui molto importante perché continua ad addestrare la sua passione migliorando sempre di più.
La svolta arriva quando George Lucas decide di realizzare Star Wars e mettere in piedi un gruppo di artisti che poi fonderà la futura ILM (Industrial, Light & Magic).
Dennis racconta che seppe della realizzazione di questo film grazie a un passa parola:
«Cercavano gente da assumere per un film abbastanza impegnativo e così feci di tutto per risalire alla fonte e saperne di più. Dopo aver preso contatto con un gruppo di persone, fui ricevuto da John Dykstra (supervisore agli effetti ) e da Richard Edlund (1° cameraman in miniature ed effetti ottici) che mi chiesero cosa sapessi fare».
In quel periodo Dykstra e soci non avevano ancora iniziato le riprese della pellicola e si stavano occupando solo di realizzare i modelli del film presso Van Nuys, in California. In teoria cercavano qualsisia profilo che potesse aiutarli a mettere su un buon gruppo di lavoro.
«Dissi che sapevo fare un po’ di tutto, ma visto che dall’incontro era emersa l’esigenza di occupare un posto come operatore degli effetti speciali, decisi di propormi per occupare proprio quella posizione e dopo aver fatto vedere alcuni dei suoi lavori, i due mi ingaggiarono».
IL POSTER “ESTESO” DI STAR WARS
Secondo quello che sostiene Muren, inizialmente fu incaricato di fare alcuni camera-test sulla nuova cinepresa che Dykstra e i suoi stavano costruendo (la Dykstraflex). Dal momento, però, che la costruzione del nuovo dispositivo stava richiedendo molto più tempo del previsto, fu spostato nel reparto di ripresa con l’incarico di registrare alcuni modelli in miniatura e valutare i loro risultati in pellicola trovando delle possibili soluzioni sulla messa in scena.
Muren si ritrovò così a lavorare per le miniature ed per gli effetti ottici accreditandosi così nel film come 2° cameraman. Inizia così la sua carriera e i suoi primi passi nell’universo degli effetti speciali mainstream, proprio con Star Wars dove imparò i segreti del mestiere, crescendo di pari passo con i ragazzi di Van Nuys e con quella che poi sarebbe diventata la ILM.
A SINISTRA MUREN E LA MORTE NERA /// A DESTRA LA SUA CONSACRAZIONE NELLA HOLLYWOOD WALK OF FAME
Da questo momento in poi, dalle sue sapienti mani, passeranno, con molta probabilità, i migliori film con effetti degli anni ’80. Dopo Star Wars partecipa ad Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo poi lavora negli effetti di Il drago del lago di fuoco e E.T. l'extra-terrestre. Continua ancora con il terzo episodio (in ordine di tempo) di Star Wars e poi con Indiana Jones e il tempio maledetto. Nel 1985 si occupa degli effetti di Captain EO, un film di fantascienza proiettato nel parco a tema della Disney in 3D/4D interpretato da Michael Jackson e diretto da Francis Ford Coppola con la produzione di George Lucas.
Il suo apporto fondamentale però arriva quando i tempi sono maturi per traghettare gli effetti speciali verso quelli digitali, gettando le basi dei futuri effetti con due pellicole che hanno fatto la storia del cinema: Terminator 2: Il giorno del giudizio di James Cameron e Jurassic Park di Steven Spielberg.
Aveva già avuto modo di confrontarsi con i primi effetti in CGI (Computer Generated Imagery) con il film Piramide di paura (Usa, 1985) regia di Barry Levinson , dove il cavaliere di una vetrata prende vita come per magia, quindi sapeva già la direzione che avrebbe dovuto percorrere.
In Terminator, Muren contribuì invece a realizzare le scene che vedevano il T-1000 liquefarsi in diverse occasioni, mostrando all’industria cinematografica statunitense gli importanti progressi che la ILM era riuscita a raggiungere.
DA SINISTRA A DESTRA: IL POSTER DI CAPTAIN EO, UNA FOTO DEL T-1000 E GLI INCREDIBILI EFFETTI DEL NUOVO TERMINATOR
Si devono invece a lui i dinosauri digitali di Jurassic Park e la decisione di Spielberg nel non adottare l’animazione in stop-motion perché poco efficace rispetto al tema che voleva trattare sul grande schermo.
Molte delle pellicole lavorate da Muren hanno ottenuto diversi Oscar (e lui con loro). Ottiene infatti l’ambita statuetta come direttore degli effetti e comparto miniature e effetti ottici per L’impero colpisce ancora; come supervisore agli effetti per E.T. L’extra-terrestre; come effetti visivi per Il Ritorno dello Jedi; ancora come supervisore agli effetti per Indiana Jones e il tempio maledetto; Salto nel buio, The Abyss, Terminator 2: Il giorno del giudizio e Jurassic Park con un premio Oscar alla tecnica nel 1982.
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